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La Sindrome di Habba

La bile è un liquido viscoso di colore giallo-verde prodotto nel fegato dagli epatociti (cellule del fegato) e raccolto nei canalicoli biliari che si uniscono a formare i dotti biliari che, dopo essere confluiti nei condotti epatici destro e sinistro, si fondono a formare il dotto epatico. Il dotto epatico, uscito dall'ilo, riceve il dotto cistico della cistifellea, e si continua col dotto coledoco (dotto biliare comune) fino al duodeno, dove sbocca, a livello della papilla (ampolla) di Vater, insieme al dotto pancreatico principale. A tale livello la tunica muscolare si ispessice formando lo sfintere di Oddi. Negli intervalli trai i pasti lo sfintere di Oddi è chiuso facendo così che la bile venga temporaneamente immagazzinata nella cistifellea
La produzione di bile da parte del
fegato (effetto coleretico) è attivata da fattori ormonali (secretina, gastrina, colecistochinina o CKK), dal sistema neurovegetativo parasimpatico e dai sali biliari presenti. L'immissione della bile nel duodeno (effetto colagogo), che si attiva circa 1/2 h dopo il pasto tramite contrazione della colecisti e delle vie bilari e rilascio dello sfintere di Oddi, viene stimolata da ormoni gastroenterici (in particolare colecistochinina o CKK prodotta dal duodeno) e dal nervo vago. Il sistema nervoso ortosimpatico possiede un effetto anticoleretico e anticolagogo.
Il fegato poduce da 600-1000 ml di bile al giorno costituita da acqua, sali biliari (derivanti dal colesterolo), pigmenti biliari (bilirubina & biliverdina), colesterolo, lecitina (un fosfolipide), acidi biliari (sodio taurocolico). Il 95% dei sali secreti nella bile vengono riassorbiti nell'
intestino ileo terminale e riutilizzati 6-10 volte al giorno (tramite la vena porta tornano al fegato che li riporta nei dotti biliari costituendo la circolazione entero-epatica dei sali biliari); solo una piccola porzione (02-05 g sui 3-5 g presenti nell'organismo) viene persa atraverso le feci.
La bile, fungendo in un certo modo da detergente (i sali biliari sono tensoattivi), emulsiona i
grassi (formazione di micelle) consentendone la digestione, grazie all'azione degli'enzimi lipasi, e quindi l'assorbimento nell'intestino tenue. Di conseguenza la bile assume un ruolo fondamentale riguardo l'assorbimento delle vitamine liposolibili contenute nei grassi (vit. A, D, E, K). Inoltre, l'alcanilità dei sali biliari neutralizza l'acidità dei succhi gastrici proteggendo la mucosa intestinale. I sali biliari possiedono anche un effetto battericida. Infine, la bile possiede un'importante funzione depurativa. Infatti, molte sostanze di rifiuto (inclusi farmaci) liposolubili non potendo essere eliminate tramite i reni, vengono riversate dal fegato nella bile e quindi espulse.

La cistifellea o colecisti o vescicola biliare, è una piccola vescicola priforme, lunga ca 10 cm e con diametro massimo di ca. 5 cm, il cui corpo è strettamente connesso alla faccia inferiore del fegato (fossetta cistica) mentre il collo prosegue nel dotto cistico sfociante nel dotto epatico e quindi nel dotto coledoco o dotto biliare comune.
Compito primario della cistifellea è immagazzinare la
bile, prodotta dagli epatociti del fegato, che viene utilizzata durante i processi digestivi. Data la sua limitata capacità (40-100 ml), la bile viene concentrata ca. 10 volte tramite trasferimento dei 9/10 della quantità di cloruro di sodio (NaCl) e di acqua al sangue.
La cistifellea e i dotti possono essere sede di calcoli (
calcolosi biliare), che si formano a causa di un eccesso di colesterolo e di calcio inorganico (ne viene colpita circa il 15% della popolazione), in grado di scatenare le dolorose coliche biliari (onde peristatltiche che cercano di espellere il calcolo). Una dieta povera di grassi animali e ricca di frutta e verdura riduce notevolmente la possibilità di formazione dei calcoli.

La Bile

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